Il Giardino della Minerva si trova nel cuore del centro antico di Salerno, in una zona denominata nel Medioevo “Plaium montis”, a metà strada di un ideale percorso che si sviluppa lungo l‘asse degli orti cinti e terrazzati che dalla Villa comunale salgono, intorno al torrente Fusandola, verso il Castello di Arechi.
Il “viridario” fu proprietà della famiglia Silvatico sin dal XII secolo, come testimonia una pergamena conservata nell‘archivio della Badia di Cava de’Tirreni. In seguito, nel primo ventennio del 1300, il maestro Matteo Silvatico, vi istituì un Giardino dei semplici, antesignano di tutti i futuri Orti botanici d’Europa.
Dall’opera di Silvatico, intitolata Opus pandectarum medicinae, ricaviamo la prima descrizione del Giardino: «…ed io ho una colocasia, a Salerno, nel mio giardino, presso una fonte cospicua». In questo spazio di straordinario valore culturale, oggi identificabile, appunto, nell’area del Giardino della Minerva, erano coltivate alcune delle piante da cui si ricavavano i princìpi attivi impiegati a scopo terapeutico. Matteo Silvatico vi svolgeva, inoltre, una vera e propria attività didattica per mostrare agli allievi della Scuola Medica le piante con il loro nome e le loro caratteristiche (Ostensio Simplicium). Il giardino medievale, nel corso d’una recente campagna di indagini archeologiche, è stato rinvenuto a circa due metri di profondità sotto l‘attuale piano di calpestio.
Nel 1666 don Diego del Core «…fe compra libera di una casa palazziata con giardini… la casa con giardinetto fu restaurata e accomodata e resa abitabile.» Dall‘atto notarile si ricava inoltre una delle prime descrizioni del terrazzo e del giardino: «…vi è una loggia parte coperta a lamia a vela sostenuta da pilastri e parte scoperta e pavimentata attorno, coi suoi pezzi d’astrico del quale si gode il mare e i monti circonvicini, con una fontana in destra di essa con acqua perenne…vi è un muro che regge la fontana, ma che è malmesso e potrebbe crollare danneggiando la loggia…in esso vi è una porta che con sette gradi si cala nel giardino il quale consiste in un luogo piano, ha due piedi di fico, due di cetrangolo e vite che facevano pergola sopra otto pilastri di fabbrica, ma presente si vedono per terra perchè sono marciti i legnami che formavano la medesima, altri pilastri parte sono cascati e parte lesionati.» Viene menzionata anche la peschiera e la scala che conduceva al secondo livello del giardino. In questo vi sono altri alberi di fico ed una fontana che alimenta la vasca sottostante. La proprietà, quindi, alla metà del seicento, nonostante i molti guasti, mostrava già l‘aspetto che attualmente connota il luogo.
Ultimo proprietario fu il professor Giovanni Capasso che, grazie all‘interessamento dell’avvocato Gaetano Nunziante, presidente dell‘Asilo di Mendicità, donò nell’immediato secondo dopoguerra l’intera proprietà a tale benefica Istituzione.
A novembre del 1991, a Salerno, durante i lavori del simposio dal titolo Pensare il giardino, fu presentato il progetto per la realizzazione di un Orto botanico dedicato a Silvatico ed al suo Giardino dei semplici. Tale progetto è stato poi finanziato e realizzato nel 2000 dall’Amministrazione Comunale (attuale proprietaria del bene) utilizzando le provvidenze del programma europeo “Urban”.
Ciò che oggi, al termine dei lavori di restauro, appare evidente al visitatore è un’interessante serie d‘elementi ascrivibili tra il XVII ed il XVIII secolo. Tra questi, il più caratterizzante è una lunga scalea, sottolineata da pilastri a pianta cruciforme, che sorreggono una pergola di legno. La scalea, che collega ed inquadra visivamente i diversi livelli del giardino è costruita sulle mura antiche della città e permette un’ampia e privilegiata visione del mare, del Centro storico e delle colline. Un complesso sistema di distribuzione dell’acqua, composto da canalizzazioni, vasche e fontane (una per ogni terrazzamento), denota la presenza di fonti cospicue che hanno permesso, nei secoli, il mantenimento a coltura degli appezzamenti. Il sito è inoltre dotato di un particolare microclima, favorito dalla scarsa incidenza dei venti di tramontana e dalla favorevole esposizione, che, ancora oggi, consente la coltivazione di specie vegetali esigenti in fatto d’umidità e calore.
Regolamento di visita
Il Giardino della Minerva è visitabile dal martedì alla domenica; gli orari sono di volta in volta comunicati attraverso questo sito (vedi l’introduzione) ed esposti all’ingresso del Giardino. L’accesso è consentito fino a trenta minuti prima dell’orario di chiusura.
Vi preghiamo di attenervi, in particolare, alle seguenti regole per una più proficua e sicura permanenza:
- si raccomanda l’uso di scarpe con tacco basso;
- si vorrà osservare un comportamento rispettoso, astenendosi dagli schiamazzi;
- le riprese fotografiche, cinematografiche e televisive sono autorizzate esclusivamente per uso privato; per riprese con cavalletti, flash e luci artificiali o comunque d’uso commerciale, è necessario rivolgersi alla direzione del Giardino;
- non è consentito fumare;
- non è consentito raccogliere fiori, frutti, semi o altre parti di pianta anche se caduti per terra;
- in nessun caso si dovrà entrare negli spazi di coltivazione;
- non è consentito lasciare rifiuti sui viali, scale ed aiuole; è obbligatorio servirsi degli appositi cestini porta rifiuti;
- non è consentito l’ingresso di cicli, pattini,monopattini o giochi analoghi;
- non è consentito l’ingresso di animali, anche se al guinzaglio;
- non è consentito l’ingresso ai minori di anni 14, se non accompagnati da persona adulta;
- non è consentito l’uso della palla o di altri attrezzi per il gioco all’aria aperta.
I trasgressori saranno allontanati dal sito ed in caso di danni al patrimonio, alle piante o altro, tenuti al pagamento dei danni causati. In mancanza si provvederà alla denuncia presso le Autorità competenti.
Vi informiamo che il Giardino, in quanto di interesse ai sensi ed agli effetti del D.Lgs. 490/99, non è sottoposto alle previsioni del D.P.R. 626/94: in esso, pertanto, non sono assicurate le misure di sicurezza abituali negli edifici di nuova costruzione. Si vorrà quindi porre la massima attenzione nel muoversi, specialmente lungo la scalea pergolata e vicino ai parapetti di delimitazione delle aree terrazzate.
Per gruppi superiori a 15 unità ed entro le 100 unità e per le visite scolastiche è obbligatoria la prenotazione telefonando, almeno 3 giorni prima, ai numeri: (+39) 089 252 423 (orario d’ufficio), oppure inviando una mail alla segreteria del Giardino.